L'arte del copiare a scuola

Perchè copiare è arte...
Dai propri foglietti, dal compagno di banco, dal libro lasciato in bagno durante il compito, dalla bidella che porta il panino con dentro il foglietto con le soluzioni dei problemi; dieci, cento, mille sono i modi per copiare a scuola, tante se ne sono dette sull'utilità e sulla correttezza della cosa ma il punto è che lo studente ad un certo punto si ferma a pensare e si fa la classica domanda: "Come dare massimo risultato con il minimo sforzo?", la risposta è sempre la stessa da che mondo e mondo: copiando. Ma tante volte abbiamo sentito le parole "Copiare non serve a niente" "Ingannate solo voi stessi e non l'insegnante", ma queste secondo il mio parere sono solo analisi superficiali, copiare non è tanto farlo dal compagno di banco per arrivare a prendere 9,8 o 7 che sia, ma è ingegnarsi, pensare e pensare per arrivare a copiare anche con quella professoressa pignola che prima del compito controlla anche le calcolatrici o passa al setaccio i vocabolari, è una sfida, una gara con l'insegnante che dura tanto quanto dura il compito in classe già dal suono della campanella. Quindi bisogna andare al di là del copiare in sè per trovare un giusto compromesso tra giustizia e ingiustizia. E quante volte i "secchioni" della vostra classe hanno messo in discussione il copiare ponendo come tesi a loro favore le ore di studio che li antepongono alle verifiche scritte, bè ma anche noi che copiamo passiamo del tempo impegnati, non davanti ai libri, ma a pensare a quale metodo utilizzare al prossimo compito in classe, certo è un lavoro ad alto rischio quello del copiatore di compiti in classe ma se funziona può farci sentire veramente realizzati. Adesso vi racconto la mia esperienza e vi lascio alla visita del sito...
Premetto che non ero uno studente modello ma neanche di quelli scalmanati però ai quali la scuola non importa assolutamente, avevo un pò di amor proprio e studiavo così per la sufficienza, fatto sta che mi trovavo ogni sera prima del compito in classe a sedermi sulla scrivania e pensare. Pensare?! Voi vi chiederete perchè pensavo e a cosa pensavo invece di studiare e per magari effettuare una verifica sufficiente. Insomma pensavo fissando per ore il vuoto al metodo migliore che avrei potuto istruire per cercare di ingannare la professoressa nel compito dell'indomani, guardavo i quaderni, le matite, le penne, lo zaino, gli astucci e qualsiasi cosa mi avesse dato una ispirazione. Pensavo alla mia professoressa di Greco che pignola girava per la classe controllando banchi, vocabolari e zaini, quindi prima di una verifica di greco eliminavo qualsiasi metodo rischioso o troppo evidente, o, comunque qualsiasi metodo tradizionale che lei conoscesse già, oppure sapendo che la professoressa di italiano camminava per la classe raramente durante i compiti stando generalmente in piedi vicino al termosifone utilizzavo quei metodi come bigliettini sul banco o word sul cellulare stando con le spalle verso di lei, oppure il professore di geografia astronomica che leggeva il giornale durante i compiti, insomma copiare non è solo il pure e semplice copiare ma è tutto questo, ragionare e pensare per poi riuscire!. Alla fine questo pensare mi dava sempre i suoi frutti perchè guardando queste cose riuscivo a immaginare come le avrei usate per riuscire a sfruttare al meglio il metodo per copiare. Adesso vi lascio che immagino vi abbia annoiati un pò. Ricordate fate tutto con indifferenza che non desterete mai sospetto anche nella professoressa più pignola.